Forse non ci siamo capiti/3 [ovvero Abusivo? Non ti voto]
Passano anche da qui i messaggi per la politica. Da una campagna di ribellione quotidiana per l’incartamento selvaggio delle nostre città.
Abusivo? Non ti voto (#abusivonontivoto su twitter e qui le spiegazioni per chi voglia aderire e partecipare) non è antipolitica, che sarebbe troppo facile. E’ richiesta a gran voce di una politica pulita, bella (anche esteticamente), che rispetta le regole che si dà e che può cambiare (dopo, semmai). E anche di una politica che al posto di imporsi con nomi e faccioni per le strade, si metta in gioco. Risponda. Chieda. Toh, magari dal web.
Perchè i manifesti che imbrattano le nostre città sono questo:
– antiecologici (la colla, la carta usate in un tempo in cui tutti hanno un cellulare per ricevere sms e molti, moltissimi ormai usano il web)
– illegali (laddove attaccati negli spazi non destinati a tale uso come cassonetti dell’immondizia, muri di palazzi o addirittura spazi destinati ad altre affissioni.)
– danneggiano il commercio perché spesso coprono i manifesti regolarmente pagati dalle imprese locali per pubblicizzare le loro attività
– abusivi quando sono affissi sugli spazi preposti senza pagare la tassa
– impiegano (anche) i fondi del finanziamento ai partiti
– brutti perché rendono brutte le città italiane spesso veri e propri patrimoni artistici
sfruttano spesso lavoro nero
– contribuiscono a diminuire il livello culturale del dibattito politico